DANNO ALL’IMMAGINE E ONERE PROBATORIO
In premessa, occorre ricordare che, come anche ribadito costantemente dalla Suprema Corte di Cassazione (sent. n. 16659/2017), i diritti immateriali di cui alla nostra Carta Costituzionale inerenti la personalità sono riconosciuti anche alle persone giuridiche e degli Enti collettivi.
Sulla scorta di tale assunto, dunque, la conseguente lesione è indice di risarcimento anche a favore delle società, in quanto tali.
Nel contempo, però, la portata generale dell’art. 2043 c.c. non induce automaticamente a ritenere che il fatto lesivo comporti automaticamente la prova del pregiudizio subito, ma, piuttosto, quest’ultimo deve essere oggetto di allegazione e di prova, anche tramite presunzioni semplici. (Cass. sent. n. 20643/2016).
In particolare, il pregiudizio meritevole di risarcimento consiste in una diminuzione della considerazione della persona giuridica nel suo complesso e, quindi, valutando l’incidenza negativa che tale diminuzione comporta sia nell’agire da parte delle persone fisiche che rivestono ruoli apicali e di gestione, controllo ed amministrazione della società, sia nei rapporti tra quest’ultima ed i soggetti con i quali interagisce.
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