PIANI AZIENDALI DI SMART WORKING – REGIONE LAZIO

PIANI AZIENDALI DI SMART WORKING – REGIONE LAZIO

SCOPO:

sostenere, incentivare e favorire l’adozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro, attraverso lo sviluppo di piani aziendali e l’adozione di adeguata strumentazione informatica, per adottare strumenti di lavoro agile (smart working).

CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA:

imprese e titolari di Partita IVA, che, al momento della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di competenza o, comunque, essere soggetti che, se non iscritti alla Camera di Commercio, siano in possesso di partita IVA;
  • avere sedi operative o di esercizio ubicate nella Regione Lazio, presso le quali svolgere le attività di cui al contributo richiesto;
  • avere un numero di dipendenti almeno pari a 1 (per dipendenti si intendono coloro che risultano legati all’azienda con: 1) contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale), 2) contratto di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015), 3) soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili));
  • risultare in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva;
  • risultare ottemperante o non assoggettabile agli obblighi di assunzione ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68 (avente la finalità dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato);
  • non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 (Campo di applicazione) del Reg. (UE) n. 1407/20132 (ossia: a) settore della pesca e dell’acquacoltura di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio (1); b) settore della produzione primaria dei prodotti agricoli; c) settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nei casi seguenti: i) qualora l’importo dell’aiuto di stato sia fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, ii) qualora l’aiuto di stato sia subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari; d) settore dell’esportazione e distribuzione verso paesi terzi o Stati membri; e) settori di impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione)
  • non essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Inoltre, alla luce delle recenti disposizioni del Governo (DPCM del 1 marzo 2020, confermato con i DPCM del 4 marzo e dell’11 marzo) che sono intervenute sulle modalità di accesso allo smart working, l’impresa può essere in possesso di un piano di smart working regolamentato o del relativo accordo aziendale adottato prima dell’emergenza COVID-19 (coronavirus) o l’attivazione da parte dell’impresa della procedura telematica semplificata per l’accesso allo smart working, prevista dai DPCM richiamati, non costituiscono cause di esclusione per la partecipazione all’Avviso Pubblico.

SCADENZA:

Si tratta di un’agevolazione fino ad esaurimento risorse, con possibilità di presentare le domande a partire dalle ore 9.30 del 12 marzo 2020.

PER RICEVERE ULTERIORI INFORMAZIONI O CONSULENZA ED ASSISTENZA IN MERITO ALL’ARGOMENTO TRATTATO CONTATTARE agevolazionimpresa@curtistudiolegale.it  oppure il numero di cellulare 388.37.56.879 – 338.64.58.448 .

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