CANI MALTRATTATI, SÌ AD AFFIDAMENTI AI PRIVATI IN PENDENZA DEL PROCESSO

Per la Cassazione penale (sentenza n. 16480/2020) è una soluzione efficace, seppur provvisoria, al fine di assicurare tutela immediata agli animali.

Quella degli affidamenti temporanei ai privati degli animali oggetto di cautela reale costituisce, nel corso del procedimento penale, una soluzione efficace al fine di assicurare tutela immediata agli animali (…); tuttavia, in assenza di previsioni normative di segno diverso, non può sostenersi che tale affidamento si sottragga al carattere della provvisorietà che connota le statuizioni che intervengono nelle fasi antecedenti alla formale definizione del procedimento penale.

Con la sentenza 14 novembre 2019 – 29 maggio 2020, n. 16480 la Corte di cassazione, sezione III penale, ha precisato che, in pendenza del processo, per l’accertamento di reati contro gli animali non possa essere reciso

in maniera definitiva il legame tra l’animale e la persona sub iudicio, vigendo per quest’ultima la presunzione di non colpevolezza sino alla pronuncia definitiva; per tale ragione, l’affidamento ai privati degli animali sottoposti a cautela reale, previsto dalla normativa di coordinamento e transitoria al codice penale, può essere disposto solo provvisoriamente, in attesa della definizione del giudizio.

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